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30 05 2013 | Rimini | Commissione bilancio. Aliquote ridotte per immobili industriali e canoni concordati, ma è in arrivo la stangata tares

Giovedì, 30 Maggio 2013

mattoneRimini | Commissione bilancio. Aliquote ridotte per immobili industriali e canoni concordati, ma è in arrivo la stangata tares

 

Imu, passano in commissione rimodulazione aliquote e nuove detrazioni. Con particolare riguardo a pmi e canoni concordati. L’assessore al bilancio del Comune di Rimini, Gian Luca Brasini, ha spiegato le modifiche alle commissioni 1 e 5 riunite questa mattina in consiglio. In pratica per quanto riguarda l’imposta municipale l’aliquota sugli immobili produttivi passerà dallo 099 allo 089. Ne beneficeranno le categorie d1 e d7, vale a dire opifici e immobili industriali, legati particolarmente alle botteghe artigiane e alle piccole imprese, si parla di oltre 1.600 realtà a Rimini (933 d1 e 725 d7). “Si tratta di realtà – ha spiegato l’assessore Gian Luca Brasini – che oggi si trovano in situazione gravissima con il calo sostanziale fatturati e si sono anche visti si sono visti (dallo Stato, non dal Comune) triplicare gli effetti del pagamento del tributo imu, perché lo scorso anno lo stato ha deciso di aumentare di oltre il 30 per cento la base imponibile, data dalla rendita catastale”. La manovra peserà al bilancio per 350mila euro, mediamente poco più di 200 euro a testa, “vicini – fa notare l’assessore – alla franchigia sulla prima casa”.

 
Altre agevolazioni arriveranno per chi affitta in canone concordato. A Rimini interessa 4.900 immobili. L’aliquota qui passerà dallo 076 allo 070. Costo per il Comune pari a 300mila euro. “Rimini è una città strana – commenta Brasini – dove da un lato abbiamo 15mila appartamenti sfitti e dall’altro l’emergenza abitativa”, lasciando intuire come questa potrebbe essere una buona opportunità un po’ per tutti.


La giunta ha, infine, rafforzato la possibilità di rateizzazioni per i tributi locali. “Abbiamo notato che recupero dell’evasione fiscale, che per il Comune passa sì anche attraverso il sistema erariale, funziona meglio se si prende coscienza del fatto che di questi tempi chi non paga le tasse, che sia una famiglia o sia un’impresa, non può più essere considerato evasore tout curt. Si tratta di cittadini in difficoltà. Per questo noi abbiamo messo su un sistema che offre al contribuente in difficoltà un periodo più lungo per pagare, che parte dal momento del sollecito, con una rateizzazione a scadenze diverse a seconda degli importi con il tasso minimo consentito dalla legge che è al 2,5 per cento”.


A coprire i minori incameramenti da imu saranno i risparmi, “ma non su welfare, scuola e sicurezza. Intanto contiamo di spendere 2 milioni in meno rispetto allo scorso anno. Intervenendo sugli oneri finanziari, per esempio, siamo già riusciti a risparmiare 1,5 milioni”.


Spiega anche Brasini delle difficoltà a programmare un bilancio di fronte alla sospensione della prima rata imu sulla prima casa (13 milioni tutti per il Comune) e ricorda come la stessa agevolazione non sia valida per tutti gli altri immobili per cui restano in vigore le due rate del 16 giugno e 16 dicembre. Fa notare come i tagli statali per il 2013 siano vicini ai 5 milioni.


Poi passa alla Tares. “Per ora abbiamo fatto solo la delibera per l’affidamento della gestione – spiega Brasini – perché veniamo dalla tia e quindi non abbiamo struttura interna che si occupi della riscossione che col sistema precedente era a carico del gestore”, che comunque sarà Hera fino a fine anno. Le rate saranno tre: 31 luglio, 30 settembre e 31 dicembre. La prima rata e la seconda rata corrisponderanno a 4/12 rispetto a quanto versato dal contribuente nel 2012 (4/12 + 4/12), mentre la terza corrisponderà ad altri 4/12 a al conguaglio dato “dall’orrenda gabella dei 30 centesimi a metro quadro che a Rimini comporterà costo di 3,6 milioni che gireremo noi riminesi allo Stato. Il Comune – aggiunge Brasini – potrebbe mettere altri 10 centesimi a metro quadri per costi e rischio insoluti (che precedentemente erano in capo al gestore). Ma non la metteremo”, perdendo sui 4 milioni.


Le commissioni hanno inviato le delibere al consiglio con parere favorevole. In particolare per quanto riguarda le nuove aliquote imu, in prima commissione ci sono stati 8 favorevoli e 3 contrari (Pdl e 5Stelle), in quinta 8 favorevoli e 4 contrari (Pdl e 5Stelle). Il regolamento per le entrate tributarie è passato con 9 favorevoli e 3 contrari in prima e con 9 favorevoli e 4 contrari in quinta. La delibera sulla tares ha incassato in prima 8 favorevoli e tre contrari e in quinta 8 favorevoli un contrario (Pdl) e un astenuto (5Stelle).

 

“Nonostante tante chiacchere per attenuare gli effetti recessivi della crisi,  la manovra complessiva della Amministrazione Comunale riguardo l’applicazione dell’imu nel 2013 riguarda una minore entrata per il Comune di soli 650mila euro su 17 milioni di euro incassati in più dal Comune con l’aumento (tra i più cari in Italia) delle aliquote base, senza considerare che i riminesi hanno versato per l’imu 76 milioni, 42 milioni in più (+ 120%)  rispetto ai 34 milioni dell’ici”, ricorda Gioenzo Renzi (FdI).


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